benvenuti
La nostra filosofia
Ci sono quelli timidi e introversi, quelli superbi, quelli che ti conquistano. Quelli puntuali e quelli perennemente in ritardo. Permalosi, indulgenti, decisi, generosi, equilibrati. Ci sono i compagni di una sera, e quelli su cui potrai contare per anni. Poi ci sono i vini artefatti, quelli che indossano una maschera.
E quelli naturali, autentici, esattamente come mamma li ha fatti.
Coltiviamo gli antichi vitigni arcesi che resero famose le nostre campagne in tutto il Regno di Napoli. Il Lecinaro e l’Ulivello nero, il Pampanaro, il Capolongo ed il Maturano bianco, oltre a Malvasia Puntinata, Moscato di Terracina e Syrah, sono coltivati in equilibrio tra cielo e terra secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica.
Nel cuore della Ciociaria, Palazzo Tronconi è pronto ad accogliervi nel centro storico medievale di Arce. Vi accompagneremo in visita tra i vigneti del nostro podere, servendovi in degustazione i nostri vini biodinamici da vitigni autoctoni locali. I nostri chef vi faranno conoscere le prelibatezze della cucina territoriale.
LA NOSTRA VISION
EQUILIBRIO TRA CIELO E TERRA
Seguiamo il respiro della terra, la stagione delle piogge, il tempo del sole, per recuperare il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo e i cicli della natura. Consideriamo il suolo come un organismo vivente, e, in quanto tale, lo rispettiamo, assecondando i suoi ritmi e le sue necessità.
Da questo nuovo metodo agricolo, che agisce nel pieno rispetto della vite, nasce il nostro vino biodinamico.
È il frutto del legame con il territorio, unico protagonista del lavoro nei campi, e di una nuova fertilità, ricostituita eliminando dal “convenzionale” processo di produzione del vino quanti più “elementi di disturbo”: diserbo chimico, fertilizzazione chimica, addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina.
Sensibilità, passione, amore per la terra sono i principi ispiratori della nostra produzione, volta a recuperare i benefici che la natura, una volta, ci offriva gratuitamente.
Una sfida ambiziosa, che ci vede al centro di una trasformazione: impegnati a produrre i “vini di un tempo” e, contemporaneamente, a gettare le basi per i vini del futuro.